Olanda, la Chiesa plaude la legge sui trapianti di organi


FONTE: La Stampa – testo ed immagini tratte da lastampa.it

di: Luca Rolandi

Con la normativa appena varata tutti sono potenzialmente donatori

Nei Paesi Bassi i rapporti tra la Chiesa cattolica e il Parlamento non sono sempre stati sereni, anzi per molto tempo le contrapposizioni sono state molto serrate. Una legislazione troppo radicale sui temi etici e di bioetica hanno negli ultimi decenni provocato contrasti.

Una schiarita sui rapporti e una sostanziale sintonia sono giunte in questi giorni con l’approvazione della nuova legge sulla donazione di organi.

Il cardinale Willem Eijk, referente per le questioni etiche della Conferenza episcopale dei Paesi Bassi, in un contributo pubblicato nei giorni scorsi dalla Conferenza, esprime «la sostanziale condivisibilità della legge sul trapianto approvata dalla Camera alta il 14 febbraio secondo cui tutti gli olandesi maggiorenni sono potenziali donatori di organi, salvo esplicito rifiuto».

La donazione degli organi post-mortem, scrive il Cardinale è un «atto di carità cristiana e di solidarietà», anche se non si può rivendicare «alcun diritto libero e illimitato» sugli organi: «Una persona deve essere in grado di decidere liberamente di mettere a disposizione il proprio corpo per la donazione di organi dopo la morte». Il sistema approvato in Olanda prevede che tutti i cittadini maggiorenni – non iscritti nel registro dei donatori – riceveranno una lettera a cui rispondere per dire la propria disponibilità o meno al trapianto o se dovrà essere una persona da loro esplicitamente menzionata a decidere.

La mancata risposta alla lettera (cui ne seguirà un’altra sei settimane dopo) renderà la persona automaticamente donatrice. Il Porporato puntualizza che l’espianto può avvenire solo quando è stata diagnosticata una morte cerebrale totale, anche se la respirazione e la circolazione sanguigna sono ancora attive a motivo dell’intervento medico e che secondo l’etica cattolica «non tutti gli organi sono trapiantabili»: sono esclusi quelli che hanno a che fare con «l’identità personale: cervello o parti di esso e organi riproduttivi».