Donatori Covid+, da oggi si potranno trapiantare anche i reni


Donatori Covid+, da oggi si potranno trapiantare anche i reni

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La positività al SARS-CoV-2 non rappresenta più una controindicazione assoluta al prelievo di reni per il trapianto. A stabilirlo è il nuovo protocollo operativo del Centro nazionale trapianti, in vigore da oggi. Dopo cuore e fegato sarà possibile procedere anche al trapianto di rene da un donatore Covid+, in presenza di alcune condizioni specifiche: uno dei pre-requisiti essenziali per i pazienti candidabili riguarda l’aver superato l’infezione nei 4 mesi precedenti oppure l’aver completato il ciclo vaccinale, comprensivo di terza dose, non prima di 120 giorni dall’eventuale intervento.
In generale, i pazienti interessati da questa nuova opportunità terapeutica dovranno essere considerati idonei al trapianto dal team medico curante e sottoscrivere un apposito consenso informato; potranno essere coinvolti nel protocollo i pazienti inseriti nelle liste di attesa in urgenza nazionale o regionale e quelli di difficile trapiantabilità, per via di una condizione di iper-immunizzazione.
Da novembre 2020, mese in cui sono stati eseguiti in Italia i primi prelievi di organi da donatori Covid+, segnando un primato europeo, sono stati realizzati 27 trapianti, la maggior parte dei quali (24) sono stati di fegato e, in misura minore, di cuore (3).

Si ricorda che, ad oggi, non sono stati riportati in letteratura casi di trasmissione dell’infezione da SARS-Cov-2 in seguito a trapianto di cuore, fegato e reni; pur applicando il principio di massima precauzione e garantendo elevati standard di qualità e sicurezza, l’ampliamento della platea dei potenziali donatori di rene a soggetti Covid+ rappresenta un’ulteriore misura della nostra Rete per rispondere alle necessità di cura dei circa 6.500 pazienti che sono in attesa dell’organo. 

Consulta il protocollo operativo e l’aggiornamento delle indicazioni del CNT.