XXXVII ASSEMBLEA ORDINARIA REGIONALE

Care Aidine e cari Aidini,

Egregi graditissimi ospiti.


Oggi è la mia prima volta da Presidente Regionale di Aido Lombardia, nella sua assemblea, non posso che pensare a tutti i volontari che ho avuto modo di incontrare in questi ultimi anni di impegno diretto nell’attività nella nostra associazione.


In questo periodo recente sono venuti a mancare due volontari del mio gruppo, Gino e Simpliciano, pensando a loro, a quante idee si sono inventati in questi 50 anni per parlare di donazione, vi invito a ricordare e onorare insieme a me i volontari che ci hanno lasciato, unendoli idealmente in un abbraccio universale ai donatori di organi, tessuti e cellule, che hanno detto Si alla donazione.


Accettando l’incarico di coordinare i lavori del nostro nuovo Consiglio Regionale mi sono posto la domanda, quale contributo ulteriore possiamo dare noi tutti, e io in prima persona per aiutare queste persone?
Ho ripensato al lavoro che insieme a Corrado Valli e ai componenti della Giunta precedente abbiamo iniziato quattro anni fa: analisi delle problematiche, serietà nell’approccio dei temi, coinvolgimento di quanti disponibili a collaborare. Inoltre abbiamo inaugurato anche un sano protagonismo del Consiglio Regionale, rischiando a volte di “sconfinare” su terreni e attività delle Sezioni Provinciali, ma credo che i risultati ottenuti e il clima che si è creato fra noi sia molto positivo.


Abbiamo confermato la scelta del contenimento dei costi della struttura associativa per proseguire la politica di abbattimento delle quote.
Proseguiamo l’attività di ricerca di fonti economiche aggiuntive attraverso la presentazione di progetti a valere sui bandi di Fondazioni territoriali e Nazionali, ciò permette anche di progettare l’attività futura e non solo raccogliere fondi.

La nostra rivista Prevenzione Oggi, dopo il suo Restyling , deve entrare nei nostri cuori, oltre ad essere un fondamentale mezzo di finanziamento  deve ora diventare il mezzo di comunicazione più importante fra noi associati.

Aido Generation, che grande lavoro ed impegno c’è voluto per realizzarla, non era scontato il successo, ogni innovazione porta con se dei rischi, li abbiamo valuti correre e abbiamo saputo gestire la complessità, solo una grande associazione forte nei propri valori poteva centrare il risultato.

Ora però abbiamo difronte la sfida più importante: RINNOVARCI.

Non serve a nulla avere un bel programma, belle slide, immagini accattivanti, testimonial coinvolgenti, se non li usiamo, se non scarichiamo i programmi , se non accettiamo l’idea che dobbiamo impegnaci a cambiare noi per primi se vogliamo che cambiano anche gli altri.

Durante gli incontri formativi ho visto l’entusiasmo, qualcuno ha detto: finalmente, ma ho anche scorto diffidenza, paura del nuovo, a volte ho sentito anche un sentimento di opposizione preconcetta verso il nuovo, dovuta alla false certezza che quello che si è sempre fatto va bene anche per il futuro.

Oltre 100 volontari Aido si sono messi in gioco e vogliono migliorare il loro linguaggio, sarà nostro impegno sostenerli, la nostra presenza nelle scuole è importante, non possiamo deludere che ci ascolta, ma soprattutto non possiamo sprecare l’unica possibilità di incontro che abbiamo con molti giovani studenti.

Grazie al protocollo con Regione Lombardia in futuro si potrebbero aprire delle opportunità con le scuole della nostra regione e dobbiamo attrezzarci per essere pronti. 

Abbiamo accolto favorevolmente l’istituzione della “Scelta In comune”, fin da subito siamo stati fra i protagonisti nel sostegno di questo importante strumento per raccogliere l’adesione dei cittadini alla donazione, per diversi motivi si registra un preoccupante aumento delle opposizioni, ecco questo è il muro che dovremo abbattere, sono sicuro che siamo attrezzati per farlo.

Quando vi sento lamentarvi delle difficoltà che incontriamo nel nostro lavoro di volontari,  mi appare l’immagine dei fondatori del mio gruppo, avevo 14 anni, li vedevo intraprendenti, felici e per nulla spaventati di poter essere alfieri di un nuovo cammino, e ora noi ci demoralizziamo per un RUNTS qualsiasi !!

Noi cari delegati e accompagnatori di questa assemblea dobbiamo infondere coraggio e allegria, se c’è un problema , c’è sempre una soluzione, lo abbiamo imparato alle scuole elementari.

Vi propongo, cari Presidenti Provinciali, di organizzare delle conferenze di Presidenti dei gruppi comunali ed invitarci per riscoprire insieme il senso di appartenenza alla nostra associazione, rendiamo i nostri volontari dei protagonisti.

Siamo gli artefici di un vero e proprio collante sociale, donare gli organi , tessuti e cellule è una scelta di civiltà, che rappresenta in questo momento storico un unicum di solidarietà

VI sono grato per il lavoro che fate, non sottovaluto il vostro impegno, il nostro compito non è secondo a nessuna associazione, il nostro senso civico verso le persone in lista d’attesa è un valore di vita indiscusso.

Abbiamo ancora molto da fare, vi assicuro che i prossimi tre anni saranno impegnativi, noi del Consiglio Regionale ci siamo.

Grazie di cuore

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